Un accordo pluriennale metterà a sistema il rapporto di collaborazione fra il Comune di Lucca e i Centri Studi Luigi Boccherini e Giacomo Puccini, che già da anni operano in sinergia per promuovere gli studi e le ricerche, ma anche la didattica e la divulgazione dell’opera musicale dei due Maestri lucchesi.

La decisione è stata assunta dalla giunta Tambellini, che nei giorni scorsi ha approvato una delibera in questo senso.

“Con l’accordo – spiega l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti – vogliamo realizzare due progetti culturali organici e di ampio respiro che possano avere risonanza a livello nazionale e internazionale, in considerazione della notorietà dei due musicisti, e che rappresentino pertanto efficaci e fondamentali strumenti strategici per il prestigio della città di Lucca”.

L’accordo avrà durata triennale (rinnovabile) e prevede un contributo da parte del Comune di 8.000 euro l’anno per ciascuna associazione, per un totale di 48.000 euro di risorse finanziare investite nei due progetti. I Centri Studio collaboreranno con l’amministrazione comunale su più fronti. In particolare, si andranno a potenziare le attività di catalogazione e digitalizzazione degli archivi a disposizione: nel caso specifico del Centro Studi Luigi Boccherini si prevede di completare il lavoro già iniziato sul fondo donato da Yves Gérard, che rappresenta la più ampia collezione unitaria di stampe e manoscritti originali delle opere del Maestro lucchese. Altro ambito di intervento sarà quello relativo alla divulgazione dell’opera dei due Maestri a livello scientifico, ma anche presso il grande pubblico, con azioni mirate e programmi ad hoc da proporre in ambito scolastico.

“La collaborazione del Comune con i due istituti culturali in questione – aggiunge Ragghianti – va avanti da anni, penso ad esempio all’organizzazione dei due principali eventi musicali, Il Settecento Musicale Lucchese e i Puccini Days. L’accordo che andremo a sottoscrivere, quindi, rappresenta per noi un passaggio utile a rendere questo rapporto che già esiste più strutturato, anche dal punto di vista formale, e dunque più efficiente”.