Si chiamerà “Mamma Grazia” la terza casa che la Fraternità Federico Bindi ha in programma di aprire nei primi mesi del 2021 per dare accoglienza e servizi a donne senza dimora ad Arezzo.

Si trova ad Arezzo, vicino agli altri due appartamenti “Casa Federico” e “Casa Federico 2” che ospitano, da quasi 4 anni, persone “senzatetto” in stato temporaneo o meno.

È da tempo che la Fraternità avrebbe voluto dedicare uno spazio all’accoglienza di sole donne e l’obiettivo adesso è molto vicino: l’appartamento individuato si trova nella zona di San Clemente, vicino alle altre “Case” e al Centro Diurno, non lontano dalla Parrocchia di Santa Maria in Gradi dove Federico Bindi, a cui è titolata l’associazione, aveva svolto tanta attività di volontariato con un gruppo storico di persone che ha dato vita nel tempo all’esperienza della mensa per i meno fortunati e di tanti servizi e attività animati sempre da spirito di incontro verso il prossimo.

L’apertura della terza casa è un traguardo ambizioso che chiede la collaborazione di tutti, la Fraternità procederà ad acquistare l’immobile impegnandosi anche per i prossimi anni ed è per questo che ora più che mai, fa appello alla generosità di tutti coloro che possono fare una donazione, contribuendo così alla realizzazione di questo importante obiettivo. Si può donare facilmente, i dettagli sono sul sito o si può contattare direttamente la Fraternità.

Da quando è nata la Federico Bindi onlus gestisce tutte le sue attività, in primis il Centro diurno di Via Chiassaia, ma anche le Case e un orto, esclusivamente con volontari. Una gestione faticosa, ma determinata, voluta soprattutto dall’attuale presidente Cristiano Rossi e dalla presidente onoraria Maria Grazia Sassi, mamma di Federico e motore instancabile di tutte le attività. È proprio con l’appellativo “Mamma Grazia”, con cui gli ospiti del centro diurno e delle Case si rivolgono a lei, che la Fraternità ha pensato di chiamare la terza casa in via di apertura.

La Fraternità è nata nel novembre 2014 con l’apertura di un centro di accoglienza in Via Chiassaia che ancora oggi, a parte le chiusure legate al Covid, fornisce colazioni, servizi di docce, armadietti e altri servizi per coloro che non hanno un tetto e non sanno dove andare, non solo per questioni pratiche (capelli, barba, lavatrici..), ma anche e soprattutto per scambiare due parole, vivere un ambiente familiare e, per chi decide con volontà e maturità di intraprendere un cambiamento, anche supporto fattivo alla ricerca di un lavoro, supporto psicologico e legale con l’obiettivo di uscire dalla condizione di “senzatetto” e darsi una seconda possibilità.

Proprio in questo senso sono nate le “Case” della Fraternità, grazie al sostegno prezioso di tutti i volontari e alla grande disponibilità di Padre Raffaele Mennitti. Le abitazioni hanno potuto dare seguito ai percorsi personali di alcuni ospiti del Centro diurno che hanno deciso di cambiare rotta, hanno messo a disposizione un contributo regolare per le spese della casa, una ferrea volontà nel seguire regole condivise e misurarsi in co-abitazioni dopo anni spesso di vagabondaggi solitari e difficili. Le case sono seguite da responsabili che le visitano 1 o 2 volte a settimana, non sempre è facile o immediato risolvere le problematiche che insorgono, servono collaborazione e pazienza, fermezza e decisione, soprattutto nel richiedere da tutti il rispetto di regole e principi su cui non è ammessa deroga.

I risultati sono stati negli anni incoraggianti, qualcuno ha abbandonato, ma qualcuno si è fatto una nuova vita. In collaborazione con le maggiori istituzioni cittadine – Comune, Caritas, ASL – e molte associazioni, l’obiettivo generale che si da la Fraternità è un periodo di permanenza all’interno delle abitazioni per poi dare alle persone gli strumenti per staccarsi e condurre una vita propria, con una residenza e lavoro gestiti autonomamente.

La Fraternità oggi coinvolge un gruppo di circa 40 volontari, è sempre aperta all’accoglienza di coloro che possano regalare un po’ del proprio tempo o delle proprie conoscenze per contribuire a questa piccola associazione che si propone con grande fatica e impegno di essere di vero aiuto nella vita di persone che per motivi vari si trovano in stato di necessità e difficoltà.

Per contribuire all’apertura di “Casa Mamma Grazia” si può donare sul C/C dell’associazione presso Monte dei Paschi di Siena, IBAN: IT80X0103014100000004106018, causale “Casa Mamma Grazia”.

Info: www.federicobindi.org – fraternita@federicobindi.org – cell: 329 109 1069 (Maria Grazia) e 347 5955638 (Cristiano)