Sì del Consiglio regionale della Toscana all’attività del Corecom, per la parte relativa all’esercizio delle funzioni proprie per l’anno 2021, grazie ad una proposta di risoluzione della commissione Cultura, che sottolinea la necessità di lavorare per la revisione della legge istitutiva dell’organo di garanzia, la 22 del 2002. Come spiegato dalla presidente della commissione Cultura, Cristina Giachi (Pd), nell’illustrare l’atto all’Aula, “in questi diciotto anni il mondo della comunicazione e dell’informazione è profondamente cambiato, il settore ha visto affermarsi mezzi, tecniche, linguaggi, esigenze che oggi ci consegnano un quadro complessivo inedito; da qui l’urgenza di vincere la sfida e giungere alla fine del percorso per rivedere la legge istitutiva”.

Valutato positivamente il programma 2021 – allegato alla proposta di risoluzione – l’Assemblea, su proposta della Quinta Commissione consiliare, ha confermato l’impegno a lavorare per predisporre la revisione della legge e ancora, come ricordato dalla presidente, “a mantenere alta l’attenzione del Consiglio e della Giunta sul tema degli investimenti nella dotazione infrastrutturale, in modo da garantire eguale accesso al bene primario dell’informazione a tutti i cittadini e le cittadine della nostra regione”.

Sul fronte delle attività, la presidente ha ricordato l’audizione in commissione del presidente del Corecom, Enzo Brogi, che ha ribadito l’impegno per il mondo della scuola, a partire dal “Patentino digitale”, che educa studenti, professori e genitori su potenzialità e insidie nel web; accanto ai premi, per la miglior tesi in comunicazione, per il miglior comunicatore dell’anno, con in cantiere un nuovo riconoscimento per la più significativa campagna sociale etica. Ma come poter fare tutto questo? Per riuscirci è necessario che la Toscana sia tutta connessa e conosca sempre meglio il Comitato di garanzia, che si è fatto pubblicità attraverso la campagna, “Ganzo questo Corecom”, con quattro spot affidati ad AlessandroBenvenuti. Tra le altre attività, infine, ricordiamo le funzioni di conciliazione, che hanno chiamato a raccolta 12 mila toscani, per difendersi dai gestori della telefonia.

Per la vicepresidente della commissione Cultura, Luciana Bartolini (Lega), “il Corecom svolge bene tante attività collaterali, ma la sua principale funzione è quella della vigilanza, e sulla par condicio, anche in occasione delle ultime elezioni regionali, non è andata così bene, ci sono stati squilibri a favore del candidato del centro-sinistra”, ha affermato la consigliera con atti alla mano.

Nel corso del dibattito, Gabriele Veneri (FdI)  e Marco Casucci (Lega), accanto agli aspetti legati alla par condicio e all’attenzione ad una sana navigazione per i giovani, hanno puntato l’accento sulla revisione della legge istitutiva, auspicando di arrivare il prima possibile a superare una normativa “datata e antiquata”.

In tema di vigilanza, invece, la presidente Giachi ha sottolineato che la questione della par condicio poteva essere affrontato direttamente con Enzo Brogi, che poteva dar conto in commissione. 

La proposta di risoluzione è quindi passata a maggioranza: 23 voti a favore e 8 astensioni.