Per molti concittadini passare un buon Natale quest’anno non sarà semplice. La crisi ha colpito un tessuto sociale già menomato da un decennio di incertezze. Pauperizzazione del ceto medio, nuovi poveri, divario e blocco della mobilità, in contemporanea con la liquefazione dei presidi e delle sicurezze sociali, sono tendenze in atto da tempo che il nemico invisibile ha esasperato. E in molti sono finiti risucchiati nel tritacarne della crisi con ricadute devastanti financo sulla tenuta psicologica di ognuno.  

È ancora una volta l’energia della solidarietà spontanea la risorsa cui attingere in questa emergenza. Nel solco della tradizione della solidarietà meneghina, così dimessa e pure così efficace, è nata l’iniziativa “Scatole di Natale”. L’obiettivo è far arrivare un regalo da mettere sotto l’albero anche a chi non può permetterselo. Serve soltanto una scatola, di quelle che di solito si usano per le scarpe, in cui va messa una cosa calda, un gioco, un dolcetto, un passatempo e un bel biglietto di auguri affettuoso affinché chi riceve senta tutto l’affetto. “Scatole di Natale” in poco tempo ha riscosso un successo insperato: numeri da capogiro su Facebook, decine di associazioni coinvolte, con punte di addirittura oltre 2000 regali raccolti. 

Una mobilitazione che, grazie ai social, sfonda i confini milanesi e arriva pure a Firenze. Questa esperienza è stata infatti ripresa e rilanciata da un gruppo di donne fiorentine che proprio attraverso i social si sono coordinate per organizzare l’iniziativa. Il passo successivo è stato coinvolgere le Reti di Solidarietà dei Quartieri che serviranno come centro di raccolta e di irraggiamento dell’iniziativa. Come a Milano, infatti, sono molte le Associazioni e le Parrocchie ad aver aderito e altrettante stanno mostrando interesse. La risposta dei fiorentini è entusiasmante: si è attivata una grande macchina di solidarietà collettiva. 

I contatti delle Reti di Solidarietà coinvolte: 

solidarietaq1@comune.fi.it
solidarietaq2@comune.fi.it
solidarietaq4@comune.fi.it