Un appuntamento speciale nell’area naturale protetta di Arnovecchio: in programma una visita a tema sul birdgardening, ed in particolare sulle piante da utilizzare per favorire le presenze della fauna selvatica.
Il termine birdgarden, come accade per altri simili mutuati dalla cultura anglosassone, non si può tradurre in maniera letterale: non solo un “giardino per gli uccelli”, ma un giardino secondo natura, ideato e gestito per ospitare fiori e animali selvatici.
L’obiettivo è quello di passare da un verde puramente ornamentale al recupero delle funzioni ecologiche del giardino, che grazie ad accorgimenti ed attrezzature come le mangiatoie e i nidi artificiali può diventare una piccola oasi di biodiversità.
Il primo passo è sempre quello di inserire nel birdgarden piante che producono frutti o semi destinati al nutrimento di uccelli e mammiferi e piante che producono fiori utili per attrarre gli adulti o per nutrire le larve di farfalle ed altri insetti di interesse naturalistico.

«Anche questo significa sensibilizzare al rispetto per l’ambiente e alla sua salvaguardia. Conoscendo la natura che ci circonda. Ad Arnovecchio, tre minuti di bicicletta dal centro, mezz’ora di passeggiata da Piazza dei Leoni, avviene questo – sottolinea l’assessore all’ambiente Massimo Marconcini –. Periodicamente gli appuntamenti organizzati dal Centro Padule di Fucecchio, che gestisce l’area per conto del Comune, rappresentano un’occasione di crescita e di cultura green per tutte le generazioni. Ringrazio i gestori per l’attenzione che dedicano a quel paradiso naturalistico e invito tutti a sfruttare i sabati e le domeniche di apertura per fare anche una semplice camminata in quel luogo magico».

L’area di Arnovecchio, gestita dal Centro RDP Padule di Fucecchio per conto del Comune di Empoli, è un’oasi naturalistica che può essere considerata a tutti gli effetti anche un esempio di birdgarden, un modello da cui trarre spunti per il proprio giardino.


Lungo il sentiero sono stati piantumati arbusti appartenenti a specie autoctone (biancospino, sanguinello, prugnolo e berretta da prete), scelti fra quelli che in autunno-inverno producono frutti graditi agli uccelli e ai piccoli mammiferi del bosco.


La visita consentirà di conoscere meglio arbusti e attrezzature per il birdgarden, ma non mancherà una sosta ai capanni posizionati lungo il percorso per l’osservazione degli uccelli acquatici presenti nel lago: si consiglia quindi di portare il binocolo.

La visita è gratuita e aperta a tutti; per motivi organizzativi  e di sicurezza è obbligatoria la prenotazione presso il Centro RDP Padule di Fucecchio, tel. 0573/84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it

L’area di Arnovecchio, collocata in un paleomeandro dell’Arno rettificato nel corso del XVI secolo, fu interessata in tempi più recenti da attività estrattive per la produzione di ghiaia, durate circa quarant’anni, che portarono alla formazione di alcuni bacini lacustri.

Attualmente è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono delle attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione; le cave in particolare sono state colonizzate da numerose specie faunistiche e floristiche.

Nella parte di proprietà comunale (ex Cava Pierucci) è stato realizzato un sentiero natura dotato di strutture che facilitano l’osservazione di piante ed animali selvatici e concepito per una completa accessibilità anche da parte di persone con difficoltà motorie o non vedenti: oltre a quattro osservatori della fauna ci sono infatti cartelli illustrativi e pannelli tattili con ambienti, piante ed animali in rilievo e testi in alfabeto braille.

Nel mese di ottobre l’area naturale protetta di Arnovecchio rimane sempre aperta al pubblico nei giorni di sabato (ore 15,30-18,30) e domenica (ore 9-12): info presso il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio, tel. 0573/84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it, pagine web www.paduledifucecchio.eu, pagina Facebook #oasidiarnovecchio

Al fine di garantire una visita serena ed in piena sicurezza, sia per i visitatori che per il personale, all’interno dell’oasi è sempre obbligatorio l’uso della mascherina di protezione.

Foto di copertina fornita ufficio stampa – Peppola (foto Paolo Caciagli)

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ultimo aggiornamento: 01-10-2020