Si restaura la Madonna dello Stellario, la statua raffigurante la Immacolata concezione collocata all’incrocio tra via dei Fossi, piazza San Francesco e via della Fratta.
La scultura, in marmo, è stata scolpita dallo scultore Giovanni Lazzoni nel Seicento e rappresenta per la città un punto di riferimento importante, sia dal punto di vista architettonico che più propriamente ‘affettivo’: ogni anno, proprio in occasione della Festa dell’8 dicembre, ai suoi piedi si riuniscono per un omaggio pubblico le autorità religiose e civili, insieme ai cittadini. Il complesso monumentale è costituito dalla figura della Madonna, in marmo bianco, che poggia su un capitello corinzio, sempre in marmo, al vertice di un’alta colonna in granito rosa. La colonna è a sua volta posta su un’elaborata base in marmo a pianta quadrangolare che riporta i cartigli con le epigrafi dedicatorie ed è decorata con cherubini e festoni vegetali.
Nel corso degli anni la scultura si è vistosamente deteriorata per l’azione congiunta di agenti climatici e inquinamento: da qui la volontà dell’amministrazione Tambellini di intervenire con un accurato restauro, per il quale la Fondazione Banca del Monte di Lucca ha elargito un contributo di 15mila euro attraverso l’istituto dell’Art Bonus; mentre i restanti 15mila euro necessari all’intervento sono stati stanziati direttamente dal Comune di Lucca.
“Come amministrazione ci siamo posti l’obbiettivo di valorizzare il patrimonio culturale e della memoria storica, civile e religiosa, di Lucca – spiega l’assessore al decoro Gabriele Bove –, e lo stiamo facendo con diversi interventi di restauro e conservazione su monumenti, cippi e targhe presenti su tutto il territorio comunale: in centro storico, come nell’immediata periferia e nelle frazioni più distanti. Il recupero della Madonna dello Stellario rientra in questo percorso e siamo grati alla sensibilità mostrata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca che ha voluto sostenere concretamente questa importante operazione relativa a un monumento molto caro ai lucchesi”.
“Lucca vanta diverse opere d’arte riconducibili a Giovanni Lazzoni – spiega Oriano Landucci, presidente della Fondazione Bml – fra cui le statue di San Paolino e San Donato sopra Porta San Donato, l’altare del transetto di sinistra della basilica di San Michele in Foro e l’altare maggiore della chiesa di San Michele Arcangelo in Sant’Angelo in Campo. Questi due ultimi altari, peraltro progettati dall’architetto lucchese don Domenico Martinelli durante il suo soggiorno romano, furono costruiti su volontà del Duca di Massa. Lazzoni era un apprezzato scultore del ‘600 che ha collaborato con i più noti artisti del barocco romano, per la Repubblica di Lucca, per gli Estensi del Ducato di Modena e per i Cybo Malaspina del Ducato di Massa. La Madonna dello Stellare venne realizzata durante il periodo in cui era vescovo a Lucca il cardinale Giulio Spinola, di nascita genovese e legato da stretta parentela con il cardinale Alderano Cybo Malaspina, segretario di Stato in Vaticano, fratello del Duca di Massa, nonché personaggio molto vicino al virtuoso mondo artistico del barocco romano. La Fondazione Banca del Monte di Lucca è molto onorata di contribuire al restauro di un’opera tanto importante sia per il suo significato devozionale, sia per quella sua bellezza artistica che svetta verso il cielo, alta e libera. I cittadini di Lucca, attaccati alla loro Libertas, vollero che sul piedistallo della Madonna ci fosse incisa in latino questa preghiera “Tu che sei veramente libera, conserva anche noi liberi”.”
Nel dettaglio, in base alla ricognizione effettuata dal restauratore Massimo Moretti che eseguirà l’intervento, le superfici in marmo si sono consumate e in alcuni punti si sono staccati frammenti e create fessure. Nelle parti maggiormente esposte alla pioggia si sono formate estese e spesse colonie di batteri di colore nero e bruno, mentre nelle parti più riparate sono presenti sottili croste nere. Infine gli stessi giunti di malta fra i vari elementi risultano in molti casi deteriorati. L’intervento di restauro, che inizierà a fine febbraio, consisterà prima di tutto nel fermare i frammenti in parziale distacco con apposite resine. Successivamente saranno rimosse le patine e le croste. Verranno poi consolidate le superfici disgregate attraverso un processo complesso che durerà dalle quattro alle cinque settimane. Le fessurazioni presenti saranno sigillate con stucco per evitare l’ingresso di acqua e sostanze inquinanti. Saranno realizzati inoltre i commenti dei giunti fra i vari elementi con malta simile a quella esistente. Infine sarà steso su tutta la superficie del monumento uno strato protettivo idrorepellente.
Tutte queste operazioni dovrebbero terminare alla fine del mese di maggio, restituendo così ai lucchesi la Madonna dello Stellario in tutto il suo splendore.