“Per la ricostruzione del ponte di Albiano Magra, crollato l’8 aprile scorso, si sono già persi cinque mesi di tempo stravolgendo la vita quotidiana della popolazione e penalizzando enormemente il distretto manifatturiero lunigianese e lo sviluppo turistico del territorio – denuncia il candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori -. Se il presidente Enrico Rossi, in veste di commissario straordinario, avesse accolto la nostra proposta di ricostruire il ponte definitivo con Finmeccanica, oggi i lavori sarebbero già finiti”. Fattori ha fatto tappa con il suo tour elettorale ad Albiano Magra, al confine tra Toscana e Liguria, per confrontarsi con la popolazione e con i rappresentanti del Comitato No Rampe, che hanno raccolto centinaia di firme per ribadire la loro contrarietà nei confronti sia di un ponte provvisorio che di una rampa tra la cittadina in provincia di Massa Carrara e l’autostrada.


“Il comitato della zona aveva da tempo denunciato i pericoli di tenuta del ponte, ma non è valso a nulla, e la tragedia è stata evitata per un soffio. Subito dopo il crollo Toscana a Sinistra ha lanciato la proposta di realizzare un nuovo ponte definitivo, da realizzarsi in tempi brevi, dotandolo di una pista ciclabile collegata alla futura ciclovia Tirrenica che è destinata a passare a pochi chilometri da lì. La ricostruzione del ponte – un’opera essenziale e strategica per i collegamenti e l’economia tra due Regioni – è un’occasione unica per investire sul territorio della Lunigiana valorizzandone la vocazione turistica in un’ottica sostenibile, verde e ‘lenta’”, ha spiegato Fattori. “Si sarebbe potuto procedere affidando la progettazione e la realizzazione dell’opera a un’azienda pubblica specializzata in infrastrutture di notevoli dimensioni come Fincantieri, impegnata con successo nella ricostruzione del Ponte Morandi di Genova, e che aveva chiarito di essere in grado di ricostruire il ponte definitivo in quattro-sei mesi. Ma Rossi non ha voluto darci ascolto e oggi la situazione è identica a quella di inizio di aprile, senza che siano stati neppure rimossi i detriti e le macerie, con i pericoli che questo comporta con l’arrivo delle piogge e dell’autunno. La situazione rischia di aggravarsi, è irresponsabile aver buttato via questi mesi di buona stagione”. “Abbiamo portato la nostra solidarietà alla popolazione colpita. Le scarse manutenzioni portano ai crolli, a disastri e tragedie. Anche adesso in Toscana sia il PD che la destra sognano la costruzione di nuove mega-opere che servono soltanto ai soggetti privati che le realizzano – ha concluso Fattori – , invece di investire sulle opere utili al territorio, a partire dalla manutenzione delle infrastrutture fondamentali usate quotidianamente dalle persone e dalle opere contro il dissesto idrogeologico