Il Padellino non è solo pizza perfetta e buona ma è anche un esempio che accompagna la difficile ripartenza post Covid.  Mario Cipriano e Pasquale Naccari sono una “coppia” consolidata che mette in campo ancora un’altra iniziativa “perché – dice Pasquale – non bisogna fermarsi!”. Ovviamente dietro al progetto del Padellino c’è la qualità e la ricerca che Mario Cipriano (tre spicchi Gambero Rosso) porta in ogni sua proposta che mette in campo. 

La garanzia di un prodotto di alta qualità dove ogni ingrediente è studiato, è la base da cui questa coppia imprenditoriale parte.
Situato in una zona ad alta densità abitativa a Firenze e fino a pochi mesi fa ricca di studi professionali e uffici, ‘Il Padellino 2.0’ è l’offerta di una ristorazione veloce che si affianca all’ormai storico Ristorante “Il Vecchio e il mare” sempre in Via Gioberti ma all’interno delle Nove Botteghe.

Così in  via Gioberti angolo via Fra’ Paolo Sarpi arriva questa pizza poco conosciuta a Firenze, cotta appunto in un “padellino”, un piccolo tegame. Una storia, quella di questa pizza, che prende avvio nel 1967 e che è restata indelebile nei ricordi di Pasquale Naccari che guardava suo padre sfornare questo particolare tipo di pizza dal bordo alto e il ricco contenuto.
Un prodotto che con l’abilità di Mario Cipriano è diventato qualcosa di estremamente bilanciato, tra la croccantezza del bordo e il gusto degli ingredienti di alta qualità inscindibili dalle pizze di questo giovane pizzaiolo che il Gambero Rosso ha inserito tra i 21 migliori pizzaioli d’Italia.

Una pizza che già dal primo morso si preannuncia molto digeribile, come abbiamo potuto constatare, dove croccantezza e morbidezza sono ben bilanciate e la doppia lievitazione fa il resto.
«La pizza al padellino – spiega Mario Cipriano, che – nacque negli anni Trenta a Torino dall’idea di un pizzaiolo, che aveva necessità di sfornare un prodotto molto veloce, perché non riusciva più a far fronte alla mole intensa di lavoro. C’è però anche chi sostiene che il prodotto sia nato dalla fantasia di uno dei tanti toscani che all’epoca lavoravano nella città piemontese».

La lavorazione del padellino permette al cliente di creare la propria pizza con gli ingredienti che più ama che nel locale può scegliere e abbinare leggendo nella grande lavagna. Al momento il padellino è aperto per merenda, aperitivo e cena a partire  dalle 16,30. “Ancora – spiega Pasquale – non è ripreso del tutto il movimento che caratterizzava questa strada all’ora di pranzo prima del Covid” Da qui la scelta di apertura pomeridiana perché un’azienda ha molti costi e le cose vanno sempre fatte con attenzione. Quella che non manca a Mario e Pasquale a cui facciamo i nostri migliori auguri.

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ultimo aggiornamento: 22-09-2020