Venerdì 11 settembre 2020, a partire dalle 17,30 al circolo Mcl del Boschetto in via di Soffiano 11 a Firenze, si terrà un evento dedicato a tutta la comunità e specialmente ai giovani, per affrontare il tema dei corretti stili di vita, con un focus specifico sui rischi dell’alcool. 

Si comincia alle 17,30 con un incontro – dibattito con Arcat (Associazione regionale club alcologici territoriali) e Cart (Centro alcologico regionale toscano) con momenti esperienziali di confronto. Ci saranno inoltre percorsi che simulano l’alcolemia, dove i ragazzi potranno provare in prima persona gli effetti dell’uso di alcool indossando occhiali che riproducono le distorsioni visive dell’ebrezza. Dalle 19,30 alle 20 apericena analcolica con il con il contributo di Arcat. Dalle 20 alle 21,30 si terrà una tavola rotonda sul tema «Che stile di vita siamo? Coretti stili di vita prima, durante e dopo il Covid-19»: interverranno Simona Rossi di Arcat; il professor Valentino Patussi del Cart; Patrizia Giannelli responsabile del gruppo Salute e benessere; Andrea Miranalti, responsabile del Servizio prevenzione del Centro di Solidarietà Onlus; Marco Esposito del Cesvot,  Luciano Giusti della Polisportiva Aurora; un rappresentante del Consiglio del Quartiere 4 di Firenze. Modera l’incontro Raffaela Condina della Rete di Solidarietà del Quartiere 4. Parteciperanno alla manifestazione gli scout Agesci e Cgnei. Durante il pomeriggio sarà presente la postazione Movida sicura con possibilità di fare test sierologici gratuiti. La manifestazione è aperta al pubblico e si svolgerà secondo le normative di distanziamento sociale previste dall’emergenza coronavirus. Per partecipare all’apericena è necessaria la prenotazione

L’evento è organizzato dalla Rete di Solidarietà Q4 e Quartiere 4 del Comune di Firenze in collaborazione con Arcat Toscana, Associazione Regionale Club Alcologico Territoriale e circolo Mcl il Boschetto, nell’ambito del progetto Una Comunità in Rete. 

«I nostri progetti si stanno espandendo e si strutturano sempre più nel quartiere – affermano dal gruppo di coordinamento della Rete di Solidarietà – Questo è possibile grazie alle tante associazioni che si sono inserite e hanno dato vita a un sistema dinamico, creando nuovi percorsi e unendo le singole esperienze dei volontari».

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Covid-19

ultimo aggiornamento: 08-09-2020