La Squadra Mobile da esecuzione ad una misura cautelare personale che dispone nei confronti di un cittadino straniero l’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e dai figli minori.

Nella giornata di ieri 10 c.m. personale della Squadra Mobile – 2^ Sezione (Reati contro la persona e reati sessuali) ha dato esecuzione alla misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi da essa frequentati, obbligo esteso anche ai familiari della donna.

L’indagine ha avuto origine circa 10 giorni addietro, quando il personale del Posto di Polizia presso l’ospedale di Livorno ha segnalato la presenza di una donna straniera con fratture costali multiple ed ecchimosi in varie parti del corpo, alcune delle quali risalenti.

Personale della Squadra Mobile ha immediatamente avviato le indagini ascoltando la vittima, la quale ha delineato un grave quadro di maltrattamenti fisici e psicologici posti in essere dal marito di origine nordafricane. Quest’ultimo, a partire dall’anno 2017, l’avrebbe fatta oggetto di continue vessazioni e violenze, sia fisiche che psicologiche, tanto da farla ricorrere, in più occasioni, alle cure del pronto soccorso; in tali circostanze, tuttavia la donna, aveva riferito ai sanitari, quali cause delle lesioni, generici incidenti domestici, mentre altre volte, colpita con pugni al volto, aveva preferito non ricorrere alle cure dei sanitari, ai quali non avrebbe saputo giustificare i segni della violenza.

Le reazioni d’ira da parte del marito, spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche, erano molteplici e ingiustificate; pretendeva di controllare continuamente la donna verificandone gli spostamenti e le frequentazioni, costringendola a stare in casa ed esigendo di poter controllare il suo telefono in qualsiasi momento.

Lo straniero, privo di occupazione, impediva alla moglie di lavorare sottraendole con la forza i pochi soldi che la madre le inviava dal paese di origine per poter assicurare un minimo di sostentamento ai due figli minori. Il denaro così ottenuto veniva utilizzato dall’uomo per acquistare alcool o per giocare alle slot-machine.

La donna, stanca dell’abituale condotta maltrattante del marito, decideva a sporgere nei suoi confronti formale denuncia e, a esito delle conseguenti indagini, il GIP del Tribunale di Livorno Dott. M. Sacquegna, su richiesta del P.M. Dott. N. Volpe, disponeva l’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e dai figli minori.

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ultimo aggiornamento: 11-03-2020