La scorsa notte i Carabinieri della Stazione di Rufina hanno tratto in arresto un 20enne albanese, incensurato, per furto in abitazione in concorso, resistenza e lesioni a P.U.. L’attività trae origine da un servizio appositamente predisposto per il contrasto ai reati predatori nel Comune di Rufina: nella serata di ieri, poco dopo le 20, una pattuglia della locale Stazione intercetta due giovani a piedi che stanno per riprendere l’auto lasciata parcheggiata nei pressi della stazione ferroviaria ma i due, per sottrarsi al controllo, scappano in diverse direzioni. Ne scaturisce un’ampia attività di ricerca sul territorio che coinvolge alti 3 equipaggi della Compagnia di Pontassieve che, dopo circa un’ora, avvistano uno dei fuggitivi in questa stazione ferroviaria, dove era presumibilmente giunto percorrendo la linea ferrata. Ed è ancora sui binari che egli prova nuovamente a sfuggire finché non viene accerchiato in viale Diaz dove, anziché arrendersi, si lancia nel fiume, pochi metri prima della confluenza in Arno, sparendo dopo pochi istanti alla vista dei militari. Vengono subito avviate le operazioni di soccorso con l’intervento dei VV.FF. che non danno però nell’immediatezza alcun esito. Nel frattempo i militari scorgono sul sovrastante viadotto l’altro fuggitivo, che aveva percorso un itinerario differente per giungere anch’egli a Pontassieve: dopo una breve colluttazione lo immobilizzano. Le successive perquisizioni personale, veicolare e domiciliare, estesa alla camera di un albergo occupata dal giovane a Firenze, consentono di rinvenirgli: indosso un anello ed una catenina asportate nel tardo pomeriggio da un’abitazione di Montebonello; nella stanza portafogli, occhiali griffati ed alcuni orologi, due dei quali subito ricondotti ad un furto avvenuto sempre a Rufina la sera del 29 febbraio; nella macchina numerose paia di guanti in lattice, evidentemente usati durante il compimento dei reati per non lasciare impronte. Per l’arrestato, ristretto nella camera di sicurezza della Compagnia, scatta così anche la denuncia in s.l. per ricettazione e, stamattina, verrà celebrato il rito direttissimo. Intanto proseguono le ricerche dell’altro fuggitivo, con l’impiego anche dei sommozzatori dei VV.FF. di Firenze nonché le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Pontassieve per risalire alla provenienza degli altri oggetti sequestrati: i primi riscontri acquisiti lasciano pensare che i due facessero parte di una batteria che aveva colpito già in zona lo scorso fine settimana.To

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ultimo aggiornamento: 05-03-2020