Con l’emergenza COVID-19 si è quasi raddoppiato il numero delle telefonate che ogni giorno giungono sulla linea di emergenza 113 della Polizia di Stato.

Le telefonate degli utenti riguardano per lo più richieste di informazioni, segnalazioni di assembramenti, ma non mancano anche telefonate di persone anziane che si trovano da sole a fronteggiare questa situazione di quarantena e di emergenza nella quale anche le piccole ma grandi esigenze quotidiane diventano motivo di preoccupazione: fare la spesa, spostarsi per una visita medica o per comprare medicine oppure la preoccupazione di non riuscire a contattare amici e parenti, chiedendosi cosa sia successo loro.

Alcuni esempi:

  • La mattina del 15 marzo 2020 il dipendente di una cooperativa, incaricato di portare il pranzo ad un’anziana, ha fermato una Volante in transito in pieno centro storico preoccupato del fatto che la donna che doveva raggiungere non rispondeva all’utenza ed al citofono di casa. La Polizia di Stato si è recata sul posto verificando che la signora stava solo dormendo e che era in buone condizioni di salute, assicurandosi inoltre che non avesse bisogno di altra assistenza.
  • La mattina del 27 marzo una signora anziana ha chiamato il 113 per chiedere informazioni per ottenere la consegna a domicilio di spesa e di medicinali. L’operatore, oltre a fornire i numeri utili per gli enti preposti, ha voluto trascorrere qualche momento del suo tempo a sincerarsi che la signora fosse tranquilla, che non avesse remore a indicare proprie necessità e che in caso di bisogno, indipendentemente da cosa fosse, avrebbe potuto richiamare la Questura di Firenze per avere indicazioni, aiuto o sostegno.
  • Nel pomeriggio del 27 marzo 2020 una signora ha chiamato il 113, preoccupata per una sua amica ultrasettantenne con cui si sentiva spesso al telefono, ma che da due giorni non le rispondeva e lei era impossibilitata a verificare che stesse bene. Dal canto suo poteva solo vedere che l’auto dell’amica era parcheggiata sotto casa in zona Cure. La Polizia si è recata subito presso l’abitazione ed ha accertato che la donna si trovava in casa e che era in buone condizioni di salute.
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ultimo aggiornamento: 30-03-2020