Sono 85 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani. Salgono dunque a 866 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. Sette guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), cinque guarigioni cliniche e 14 decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 840. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 70 a 98 anni, affette da più patologie.

Per quanto riguarda i ricoveri, le maxi-emergenze che raccolgono i relativi dati informano che questi ultimi saranno disponibili solo in tarda serata. Il dato sarà quindi inserito nel comunicato di domani.

I numeri che fotografano la situazione toscana a lunedì 16 marzo sono quelli che l’assessorato al diritto alla salute ha trasmesso entro le 16.30 al Ministero della salute, e che il capo della Protezione civile Angelo Borrelli comunicherà nella consueta conferenza stampa delle ore 18.

Di 866 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 186 Firenze, 90 Pistoia, 45 Prato (totale Asl centro: 321), 138 Lucca, 117 Massa-Carrara, 78 Pisa, 53 Livorno (totale Asl nord ovest: 386), 50 Grosseto, 66 Siena, 43 Arezzo (totale sud est: 159).

Dal 1° febbraio ad oggi sono stati esaminati in tutto 5.910 tamponi, per 5.196 pazienti (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente).

Dal monitoraggio giornaliero (il dato in questo caso è aggiornato a mezzogiorno di oggi) sono invece 8.455 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana, di cui 4.032 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Di questi ultimi, sono 2.163 persone nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), 1.628 persone nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e 241 nella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto). Gli altri 4.423 sono cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi: 602 nella Asl centro, 2.200 nella Asl nord ovest e 1.621 nella Asl sud est.

Spesa a domicilio per anziani, per le categorie a rischio, per le persone che non possono uscire dalla propria abitazione e che non possono contare sull’aiuto di familiari o conoscenti per la consegna a domicilio di beni alimentari e di prima necessità.

E’ stato approvato oggi lo schema di protocollo tra Regione, Anci e soggetti della grande distribuzione (Coop l’ha già sottoscritto, in procinto di sottoscriverlo anche Conad e Esselunga, e comunque il protocollo è aperto a tutti i soggetti della GD) che permetterà il servizio tramite il terzo settore e il volontariato.

Organizzare e coordinare i volontari sarà compito dei Comuni, in collaborazione con gli esercizi commerciali presenti sul proprio territorio.

La Regione Toscana, tramite la Sala operativa regionale della Protezione civile, garantirà il supporto e il coordinamento dell’attività e, tramite le Zone distretto e la Società della salute, la copertura finanziaria dei relativi fabbisogni.

La grande distribuzione, da parte sua, si impegna ad assicurare corsie preferenziali ai volontari per l’acquisto della spesa e ogni altra forma di facilitazione necessaria, garantendo in ogni caso la consegna dei beni ai volontari.

Per consentire il più efficiente svolgimento del servizio, Regione, Anci e grande distribuzione si impegnano a garantire il rifornimento dei beni di prima necessità alle persone aventi diritto nelle forme e nei modi eventualmente anche concordati a livello locale fra i Centri operativi comunali e gli esercizi della grande distribuzione.

“E’ essenziale in questa fase – commenta il presidente della Regione Enrico Rossi – che le persone anziane e tutti coloro che, per motivi di salute, rientrano nelle categorie a rischio possano restare in casa e rispettare tutte le regole per prevenire il contagio. Chi vive solo è più indifeso. Per questo grazie a questa intesa, al lavoro di squadra con grande distribuzione e terzo settore, la nostra protezione civile, insieme ai Comuni, coordinerà al meglio le energie di esercizi commerciali e volontariato, di cui voglio sottolineare lo sforzo, in queste difficili giornate, per stare vicini alle persone più fragili e alle loro necessità quotidiane”.

“Questo accordo – spiegano le assessore  welfare e diritto alla salute Stefania Saccardi e all’ambiente e protezione civile Federica Fratoni – segue la delibera che stanziava 3 milioni di euro per dare una mano agli anziani fragili e soli, attraverso il volontariato e terzo settore. Il nostro grazie a chi ci darà una mano, insieme alla grande distribuzione, per aiutare i nostri anziani”.

“In questa drammatica situazione – fa eco il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni – tutelare le persone più fragili e sole è uno dei primi compiti di un amministratore; questo accordo è un segno concreto di aiuto ed assistenza, che condividiamo con la grande distribuzione. Un grande ringraziamento va alle associazioni di volontariato, che oggi più che dimostrano di essere un pilastro delle nostre comunità. Voglio anche ringraziare i negozi di vicinato, che soprattutto nei piccoli Comuni assicurano un servizio fondamentale ai loro concittadini”

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ultimo aggiornamento: 16-03-2020