85 primavere e 60 anni di scene: venerdì 28 febbraio il Teatro
delle Arti di Lastra Signa (Firenze) rende omaggio a Umberto
Orsini, il “patriarca del teatro”, attore pluripremiato noto
anche pubblico televisivo e del cinema.
“A proposito dei gatti” è lo spettacolo che Orsini ha scritto a
quattro mani con Paolo Di Paolo, scrittore già finalista al
Campiello. Un assemblaggio raffinato di aneddoti, aforismi,
poesie e racconti che ruota attorno al magico e flessuoso
animale domestico.
“Un bel gatto: forte, dolce e vezzoso – Passeggia nel mio
cervello – Come a casa sua”: così inizia una celebre poesia di
Charles Baudelaire dedicata al felino più amato. E da qui ha
preso spunto l’idea di uno spettacolo con al centro uno degli
animali più familiari e misteriosi.
Dal “Sonetto per i miei gatti” di Torquato Tasso a T.S. Eliot,
l’intera storia della letteratura è segnata da zampe feline che
percorrono ogni pista. Quella dell’amicizia fra essere umano e
“gatti molto speciali”, magari capaci di inventarsi una loro
città, come accade in un racconto visionario di Murakami. Da
Maupassant a Kipling, da Keats a Christina Rossetti, fino alla
nostra Elsa Morante, un viaggio sorprendente fra gatti, gattini,
gattacci e gattari.
Scandisce il ritmo una colonna sonora tratta
dall’indimenticabile “Cats”, firmata dall’autore premio Oscar
Andrew Lloyd Webber.
Umberto Orsini rifugge qualsiasi definizione paludata. Esordisce
per caso, si afferma per talento, sorvola con leggerezza fin de
siècle e debutto del terzo millennio, continua a stupire e a
stupirsi. Leggiadro ma serio, scanzonato ma professionale,
tombeur des femmes per definizione, sportivo per innato piacere.
Ha lavorato con Fellini, Visconti, Castri….
I biglietti – 15/13/8 euro, riduzioni per over 65, under 26,
soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo
Caruso – sono disponibili online su www.ticketone.it e nei punti
vendita Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita,
compresa la Coop di Lastra a Signa.
Per chi lo desidera, la sera dello spettacolo dalle 19.45, c’è
l’aperitivo teatrale, con buffet e drink 6 euro (prenotazione
consigliata entro il giorno precedente lo spettacolo – 055
8720058 – 331 9002510
teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com).
E’ disponibile su prenotazione un servizio navetta che collega
il teatro al capolinea Villa Costanza della tramvia.
Oltre che al Teatro delle Arti, Umberto Orsini sarà in scena in
due teatri del circuito della Fondazione Toscana Spettacolo
onlus – l’Amiatino di Castel del Piano (giovedì 27) e il
Ferdinando Quartieri di Bagnone (domenica 1 marzo) – e all’Yves
Montand di Monsummano Terme, per l’Associazione Teatrale
Pistoiese (sabato 29).
Dopo il diploma all’Accademia nazionale d’arte
drammatica, Umberto Orsini ottiene i primi successi in teatro
con la Compagnia dei Giovani e la regia di De Lullo (1957),
recitando poi con la compagnia Morelli-Stoppa (“L’Arialda”,
1960, diretto da Luchino Visconti; “Morte di un commesso
viaggiatore”, 1968), con Enrico Maria Salerno e Sarah Ferrati
(“Chi ha paura di Virginia Woolf?”, 1963) e con Gabriele Lavia
per la compagnia del Teatro Eliseo, di cui è stato direttore
artistico dal 1980 al 1997.
Debutta al cinema con Federico Fellini (“La dolce vita”,
1959), si afferma con Luchino Visconti in “La caduta degli
dei”, con cui si aggiudica il Nastro d’argento come migliore
attore non protagonista, e nel 1972 in “Ludwig”.
Lavora successivamente con Luigi Magni (“La Tosca”, 1973),
Florestano Vancini (“Il delitto Matteotti”, 1973), Liliana
Cavani (“Al di là del bene e del male”, 1977), Mino Bellei
(“Bionda fragola” 1980), Marco Tullio Giordana (“Pasolini, un
delitto italiano”, 1995), Sergio Rubini (“Il viaggio della
sposa”, 1997), Guido Chiesa (“Il partigiano Johnny”, 2000,
tratto dal romanzo di Beppe Fenoglio).
TAG:
ultimo aggiornamento: 25-02-2020