Fare rete per sviluppare un’efficace strategia di sostegno agli enti locali destinatari dei beni confiscati alla criminalità organizzata. E’ quanto emerge dal tavolo che il prefetto Laura Lega ha riunito a Palazzo Medici Riccardi allo scopo di effettuare una ricognizione dei beni sequestrati in Toscana e fare il punto sul loro utilizzo da parte dei Comuni assegnatari. Alla riunione hanno partecipato i prefetti toscani e l’assessore regionale Vittorio Bugli. Presenti anche i responsabili dei Nuclei di supporto, costituiti in ogni Prefettura con il ruolo di agevolare l’attività dell’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati.
Nel corso della riunione è stata esaminata la situazione provincia per provincia e monitorata la destinazione dei beni nei vari territori. La loro gestione e la loro finalità sociale virtuosa rappresentano, infatti, una questione con delicati profili organizzativi e problematicità diverse a seconda che si tratti di beni immobili o aziende. Ecco perché il tavolo punta a garantire un raccordo costante tra tutti i soggetti coinvolti in modo da assicurare che “i beni siano restituiti all’uso pubblico nelle migliori condizioni per il loro utilizzo, spiega il prefetto Laura Lega, ”e nel caso delle imprese si possa consentire la continuità dell’azione produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali”.
Al tavolo, che tornerà presto a riunirsi, è stato deciso quindi di condividere tutte le informazioni inerenti le assegnazioni e verificarne procedure e tempistiche per cogliere le eventuali criticità nelle prassi operative messe in atto a livello comunale, così da fornire agli stessi enti locali, in particolare ai Comuni medi e piccoli, un sostegno continuo e sistematico anche per la definizione di una strategia progettuale nella gestione dei beni confiscati.