“Le città chiedono che accanto al rafforzamento della politica di coesione, anche dal punto vista economico, ci siano strumenti e risorse da destinare direttamente alle aree urbane, mettendo l’Agenda urbana al centro dell’azione della Commissione europea”. È la proposta che ha fatto il sindaco e vicepresidente di Eurocities Dario Nardella a Bruxelles, dove presso il Comitato europeo delle regioni ha partecipato, insieme alla Commissaria europea per la Coesione e le riforme Elisa Ferreira, alla conferenza ‘Green Deal and just transition in Eu cohesion policy 2021-2027’, organizzata dalla #CohesionAlliance (Alleanza per la politica di coesione). L’Alleanza riunisce quanti ritengono che la politica di coesione europea debba continuare ad essere uno dei pilastri sui cui poggia il futuro dell’Ue ed è il frutto di una collaborazione tra le più importanti associazioni europee di enti locali e regionali e il Comitato europeo delle regioni. Il suo obiettivo è che il bilancio dell’Ue dopo il 2020 consenta di mettere a disposizione di tutte le regioni dell’Unione una politica di coesione più forte, più efficace e visibile.

“Ci sono già esempi concreti di strumenti integrati di finanziamento – ha spiegato il sindaco Nardella -, ma sono ancora minoritari dal punto di vista del sistema di contribuzione dei fondi europei. In Italia, abbiamo sperimentato positivamente i cosiddetti Pon Metro, cioè i fondi che vedono la partecipazione diretta delle città come autorità urbane che comunque transitano dallo Stato membro”. “Ritengo che ci possono, e ci devono essere, strumenti molto più adeguati – ha continuato -, anche di contribuzione diretta alle città da parte della Commissione europea. Strumenti che devono affiancare l’Agenda urbana, che non va contro i territori extraurbani, ma serve a estendere i benefici dello sviluppo delle grandi città a tutte le aree metropolitane circostanti”.

Il sindaco Nardella ha sottolineato anche che Eurocities “sostiene la posizione” della commissaria Ferreira sulle politiche di coesione: “Pensiamo che questo settore debba essere vissuto come un settore orizzontale e trasversale e che sia necessario trovare da altri ambiti le risorse economiche per gli investimenti, chiedendo uno sforzo anche agli Stati membri”.

“Oggi i cittadini di tutti i Paesi avvertono l’Unione europea e gli organismi comunitari lontani dai problemi quotidiani – ha proseguito Nardella – mentre invece riconoscono a Regioni e Comuni una vicinanza oggettiva e concreta. Questo dimostra che il sistema di governo multilivello è importante. É fondamentale pertanto che la nuova Unione Europea, in questo settennato, metta i governi locali al centro delle decisioni, non solo nel settore delle politiche di coesione, ma in tutti i settori di vita, di governo e di azione”.

“I cittadini sanno che grazie alla politica di coesione nelle nostre città già realizziamo progetti che vanno verso la neutralità energetica – ha concluso il sindaco -. Basta pensare agli investimenti sul trasporto pubblico su ferro, alla tramvia a Firenze oppure alle politiche di limitazione del traffico, come Parigi e Milano o in molte città europee, che come noi stanno investendo molto su un mix tra trasporto pubblico e privato che si basa sull’elettrico. Se vogliamo raggiungere questi obiettivi ambiziosi dal punto di vista della lotta al cambiamento climatico dobbiamo tenere insieme le politiche di coesione con tutte le altre politiche europee integrandole tra loro e trovando risorse economiche aggiuntive”.

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ultimo aggiornamento: 10-01-2020