Martedi 21 gennaio ricorrono 100 dalla nascita della maestra e partigiana viareggina Vera Vassalle ,le cui azioni furono di grande contributo contro l’oppressione tedesca e la dittatura tedesca tra il 1943 e il 1944. Medaglia d’Oro al valore militare con la seguente motivazione: «Ventiquattrenne, di eccezionali doti di mente, d’animo e di carattere, all’atto dell’armistizio, incurante di ogni pericolo, attraversava le linee tedesche e si presentava ad un comando alleato per essere impiegata contro il nemico. Seguito un breve corso d’istruzione presso un ufficio informazioni alleato, volontariamente si faceva sbarcare da un Mas italiano, in territorio occupato dai tedeschi. Con altro compagno R. T. portava con sé una radio e carte topografiche, organizzava e faceva funzionare un servizio dì collegamento fra tutti i gruppi di patrioti dislocati nell’appennino toscano, trasmettendo più di 300 messaggi, dando con precisione importanti informazioni di carattere militare. La sua intelligenza e coraggiosa attività rendeva possibile sessantacinque lanci da aerei a patrioti. Sorpresa dalle SS. tedesche mentre trasmetteva messaggi radio riusciva a fuggire portando con sé codici e documenti segreti e riprendeva la coraggiosa azione clandestina. Pochi giorni prima dell’arrivo degli alleati passava nuovamente le linee tedesche portando preziose notizie sul nemico e sui campi minati. Animata da elevati sentimenti, dimostrava in ogni circostanza spiccato sprezzo del pericolo. Degna rappresentante delle nobili virtù delle donne italiane.» — Italia occupata, settembre 1943 – luglio 1944. La sua vicenda è ricordata nel romanzo Il clandestino di Mario Tobino, MARTEDì 21 GENNAIO alle ore 11.00 la sezione Viareggio dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) condividerà un ricordo omaggio alla sua memoria con gli alunni e docenti “Non posso provarlo, ma stanotte e stamattina il mio primo pensiero è stato per Vera Vassalle. Avrò letto dell’imminente anniversario della nascita e mi è rimasta in mente. I partigiani, angeli senza colore politico vanno ricordati sempre”, commenta Fabrizio Miracolo di Viareggio Democratica:” A Viareggio ho imparato ad amarli dai racconti di un altro Giorgio a me caro, Michetti; amico paterno mi raccontava le gesta di viareggini suoi coetanei o di un mezzo decennio più adulti che presi dalla voglia di libertà partirono per difendere quella di tutti gli italiani: Vera, Maber il Comandante della divisione Giustizia e Libertà al secolo Manfredo Bertini, Chittò e poi Didala che ci ha lasciato poco tempo fa. Pensare a loro è naturale quando tra gli stupidi ed i furbi si stabilisce un legame e cresce il sovranismo. Viene spontaneo difendere tutto ciò che abbiamo conquistato; di difendere Viareggio, la legalità e la democrazia e pensare di arrampicarmi fin lassù per dirle grazie”.
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ultimo aggiornamento: 20-01-2020