Firenze, Nautica toscana all’anno zero. Dopo gli anni orribili della manovra Monti il comparto viaggia forte e con la nuova unione che fa la forza, voluta e finanziata dalla regione Toscana, come afferma l’Assessore Stefano Ciuffo durante la presentazione di oggi, si appresta a presentarsi sui mercati italiani sotto la bandiera del Consorzio Marine della Toscana.

Anche se siamo in pieno inverno e l’estate e il mare paiono lontani è ora che si scelgono le destinazioni estive ed è così che il Boot di Dusseldorf segnerà la prima tappa del tour del nuovo Consorzio che poterà in giro per il mondo il brand Toscana.

Quello della nautica è uno dei comparti turistici oggi più appetibili. Il turista che viene dal mare è più sostenibile dato che non si muove in gomma su strade, è geograficamente favorevole per il nostro paese che si trova al centro del Mediterraneo che è il mare più ambito dai turisti.
Non solo la Toscana è “il pontile d’Europa” come lo ha definito con una geniale intuizione Matteo Italo Ratti presidente del Consorzio Marine di Toscana e di Marina Cala de’Medici.

Stiamo parlando di un comparto quello nautico di cui l’Italia e la Toscana sono a pieno titolo leader rappresentando il 30% del mercato mondiale delle imbarcazioni sopra i 30 metri sia per la produzione che per la riparazione. Una realtà fatta di 300 imprese aggregate e di oltre 150 progetti di innovazione, capacità unica in Itala e non solo. Numeri importanti quelli snocciolati da Pietro Angelini direttore generale delle Marine e direttore tecnologico per la nautica e la portualità toscana e direttore generale di Navigo, società per l’innovazione e lo sviluppo della nautica.

Un patrimonio che merita attenzione nella duplice veste di caposaldo dell’economia toscana in anni di crisi e di volano del turismo.
Le marine e i porti della Toscana che detengono mediamente 600 posti barca (si va da un minimo di 300 a un massimo di 1000 posti) generano direttamente e indirettamente tanti posti di lavoro e un volume d’affari di 12 / 14 milioni di euro.
Ma dietro ad ogni marina c’è altro: c’è la Toscana con la sua arte, le sue colline, i suoi vini i suoi prodotti gastronomici.

Dopo la prima presenza all’Ice di Vienna le Marine della Toscana sono quindi pronte a recuperare velocemente quel che Monti ha tolto.
Il Consorzio di cui fanno già parte Marina Cala de’Medici Spa che gestisce l’omonimo porto turistico di Rosignano, la società cooperativa L’Ormeggio di Salivoli. Yacht Brokker che opera all’interno del Porto di Viareggio, Porto Azzurro all’Isola d’Elba e La Chiusa di Pontedeoro futura realizzazione per favorire e accrescere la capacità di accogliere megayacht nell’area di Piombino è pronto a far tornare la Toscana protagonista del Mare Nostrum.

Grande entusiasmo e vele in poppa, è proprio il caso di dirlo, per poter riconquistare quel mercato spostatosi e Francia e dove è forte la concorrenza dei mercati tradizionali del Nord Africa e di quelli emergenti dell’area dei Balciani come Montenegro e Albania.


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ultimo aggiornamento: 14-01-2020