Firenze, Blanco è la mascotte del centro e insieme agli cagnolini, Stella, Lilli e ai suoi due cuccioli, rallegrano la vita del centro di accoglienza Slataper, la struttura gestita dalla cooperativa Il Girasole, aderente al Consorzio Co&So, dove trovano riparo le persone in condizioni di precarietà economica e abitativa. Proprio in questo periodo dell’anno caratterizzato da temperature più rigide, il centro ha aperto per la terza volta le sue porte anche agli animali da compagnia ed si è confermato un successo. Si consolida come un’esperienza unica nel suo genere a Firenze. Quest’estate è venuta a mancare una signora storica che era accolta a Slataper e la sua canina Lulù è stata adottata da un’altro ospite che si è preso cura di lei, fino alla fine dei suoi giorni. Finalmente Asia con la sua padrona, presenti fino a qualche mese fa, hanno trovato una nuova sistemazione.
“Spesso le persone non accettano l’aiuto perché le strutture non consentono di ospitare animali, noi abbiamo deciso di eliminare questa restrizione e dopo 3 anni possiamo dire di aver fatto la scelta giusta”, commentano gli operatori del centro di via Slataper. In questo momento sono tre le persone accompagnate dai loro inseparabili amici animali nella struttura che può ospitare fino a 46 persone, italiane e straniere.
“Il cane diventa anche uno strumento di relazione tra le persone che vivono nel nostro “laboratorio sociale”, rallegra la vita del centro e la condivisione degli spazi – continuano gli operatori – Se ad esempio il padrone o la padrone deve assentarsi, il cane viene tranquillamente accudito dagli altri ospiti. Ovviamente abbiamo delle regole a cui tutti i padroni di animali devono attenersi”. Esiste un regolamento che spiega infatti a quali condizioni gli animali possono essere ospitati: devono ovviamente essere vaccinati e avere il microchip che li identifica. Inoltre, per ragioni di sicurezza, non possono essere ospitati cani che rientrano nella lista delle razze pericolose e sono di taglia medio-grande e grande. È responsabilità dei proprietari che i cani non abbaino e non sporchino e in caso di trasgressione gli operatori prenderanno provvedimenti. “Le regole sono essenziali per consentire una convivenza civile e rispettosa degli spazi altrui – concludono gli operatori – Solo così possiamo aiutare le persone che vivono nel centro a costruire tra loro relazioni serene”.
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ultimo aggiornamento: 31-12-2019