Gli ultimi giorni dell’anno sono interessati da una grande apprensione per i danni che faranno i botti di Capodanno, causando feriti e vittime tra uomini e animali. Anche quest’anno l’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) ha iniziato la diffusione del decalogo con le indicazioni per affrontare al meglio il problema, dando utili e pratici consigli per proteggere i propri amici a 4 zampe, come non lasciarli in giardino e tenere alto il volume della televisione per attutire i rumori provenienti dall’esterno (decalogo e articolo di approfondimento disponibili sul sito https://www.oipa.org/italia/botti-di-capodanno/) .
Ma non solo: l’appello alla cittadinanza è di essere attivi in prima persona contro l’utilizzo dei botti.
Come? Chiedere al proprio Comune di residenza di emettere un’ordinanza che vieti l’utilizzo di fuochi d’artificio e petardi sul territorio di competenza è il primo passo per sollecitare una presa di posizione da parte delle istituzioni.  È poi necessario segnalare tempestivamente le violazioni di tali disposizioni alle forze dell’ordine e richiedere un intervento per scoraggiare tali pratiche e rendere efficace l’ordinanza in questione. Ma non solo: tra le buone pratiche preventive non possono mancare l’educazione e la sensibilizzazione dei cittadini.


I Comuni dovrebbero organizzare incontri con la cittadinanza per spiegare i vari livelli di pericolosità dei giochi pirotecnici e l’impatto della rumorosità sugli animali, invitando all’utilizzo di quelli più silenziosi e sicuri – evidenzia Massimo Comparotto, presidente OIPA Italia OnlusIstituzioni e forze dell’ordine si stanno attivando ogni anno di più contro questa pratica che trasforma il primo giorno dell’anno in un bollettino di guerra, ma si può fare ancora molto partendo proprio dalla consapevolezza delle persone riguardo le conseguenze che l’esplosione di botti ha sulla vita degli altri, animali e umani”.

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ultimo aggiornamento: 27-12-2019