Saranno le sale del Club Nautico Versilia, in Piazza Palombari dell’Artiglio a Viareggio, ad ospitare, sabato 14 dicembre alle ore 18 la presentazione ufficiale del libro: Come progettavano i velieri. Alle origini dell’architettura moderna di navi e yacht.” realizzato dall’Ammiraglio di Squadra (r) Cristiano Bettini, da sempre amico e socio Onorario del sodalizio viareggino. “Scriveva Sciarrelli che le imbarcazioni moderne non sono altro che fantastici piani velici su rozzi scafi, mentre le fregate del Settecento avevano linee d’acqua sublimi con vele disastrose.- ha spiegato l’Ammiraglio Bettini -Da dove il grande designer si è mosso in avanti per descrivere i più bei velieri dell’era contemporanea, io mi muoverò all’indietro, per provare a descrivere, con l’esperienza da comandante di Fregate moderne, il fascino delle Fregate settecentesche e le “sublimi” origini degli scafi dell’era moderna, senza trattare in dettaglio le “disastrose velature”, su cui molti hanno già scritto…” In questi due volumi, l’Ammiraglio sviluppa il tema storico e progettuale in modo inedito, integrandolo con la propria esperienza di governo in mare sia dei grandi velieri che degli yacht, e cercando di renderlo accessibile ad un’ampia platea di lettori. “I due volumi raccolgono e sintetizzano le origini e l’evoluzione dell’architettura moderna di velieri e yacht nel mondo occidentale, a partire dal primo ‘600 (in cui compare per la prima volta su un testo portoghese il termine architettura navale) fino all’avvento del vapore per i vascelli e fino a fine ‘800 per gli yacht, nei quali la progettazione classica si stabilizza su alcune forme. Si tratta di un lavoro sia storico che tecnico per il quale ho raccolto e filtrato in molti anni documenti originali acquisiti da Francia, Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Spagna, Danimarca, Portogallo, Stati Uniti d’America, dagli Stati italiani pre-unitari e, per via indiretta, dalla Russia. Una singolarità rilevabile ancor oggi è la scarsissima permeabilità tra studi delle varie nazioni, fatta eccezione per le principali competitrici dell’epoca, Gran Bretagna e Francia.- ha aggiunto l’autore -Decisi di affrontare questo lavoro dopo alcuni giorni di navigazione e lunghi colloqui con il grande designer Carlo Sciarrelli, scomparso nel 2006, che mi stimolò a farlo, mancando da noi un testo che raccontasse la storia di questa evoluzione, che ho affrontato con la curiosità di chi cerca la spiegazione delle origini delle forme delle carene moderne e della loro interazione con onde e mare.

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ultimo aggiornamento: 02-12-2019