Nell’ambito dell’attività svolta dalla Polizia di Stato per contrastare i fenomeni di violenza in
occasione delle manifestazioni sportive, il Questore di Massa Carrara ha emesso sei provvedimenti di DASPO (Divieto di accesso alle manifestazioni sportive) della durata da 2 a 7 anni, nei confronti di altrettanti tifosi: uno appartenente al tifo organizzato della Carrarese e cinque a quello alessandrino.

Le indagini sono state condotte dalla Digos di Massa Carrara in collaborazione con la Digos di Alessandria e gli agenti del Commissariato PS di Carrara, che hanno visionato e analizzato meticolosamente tutte le immagini dei filmati realizzati dal personale della Polizia Scientifica e di quelli acquisiti dal sistema di videosorveglianza dell’impianto sportivo e di quello installato in ambito cittadino.

I sei tifosi si erano resi protagonisti degli scontri avvenuti prima dell’inizio della partita dello scorso 1 settembre. Il casus belli era scoppiato perché un gruppo di tifosi alessandrini, prima dell’inizio della partita, aveva strappato uno striscione di incitamento alla propria squadra affisso nel centro cittadino dagli ultras carraresi. La “prodezza” veniva poi pubblicata dagli stessi tifosi piemontesi sui social, scatenando la violenta reazione dei tifosi locali.

I tafferugli scoppiati da subito nelle vicinanze dello stadio costringevano il personale delle forze dell’ordine a frapporsi tra le due tifoserie, che si fronteggiavano con lancio di bottiglie, cinghiate e scontri fisici. Risultato: cinque agenti del VI Reparto Mobile di Genova e un agente del Commissariato P.S. di Carrara dovevano ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Nell’immediatezza dei fatti veniva arrestato in flagranza di reato un tifoso della Carrarese per resistenza e violenza a pubblico ufficiale con l’aggravante di aver commesso il fatto in concorso con più di dieci persone. Altri due arresti in differita venivano effettuati nelle 24 ore successive a carico di altrettanti tifosi piemontesi, individuati grazie alla visione delle immagini dei filmati del sistema di videosorveglianza cittadino e delle testimonianze degli agenti feriti.

Con l’irrogazione dei DASPO, i sei tifosi non potranno assistere per tutta la durata del provvedimento, agli incontri di calcio dei campionati di serie A, B, Lega pro o comunque denominati, delle Coppe nazionali e internazionali delle selezioni nazionali, ivi compresi gli incontri di carattere amichevole, che dovessero disputare le squadre regolarmente iscritte alla F.I.G.C. e a tutte le competizioni ufficiali e amichevoli delle nazionali di calcio che verranno disputate in Italia e negli altri Stati appartenenti all’U.E..

I DASPO più pesanti di cinque e sette anni sono stati irrogati a due tifosi alessandrini, di 45 e 33 anni, entrambi appartenenti al tifo organizzato, con alle spalle precedenti specifici per essersi resi protagonisti in passato di altri episodi di violenze sempre durante partite di calcio. Per il secondo è stata disposta anche la misura dell’obbligo di firma in Questura ad Alessandria.

TAG:
CARRARESE - ALESSANDRIA DASPO Massa QUESTURA

ultimo aggiornamento: 27-12-2019