Pelletteria, oreficeria, lavorazione metalli lapidei, tessile: sono alcuni dei comparti più importanti dell’economia toscana. Ma presto saranno anche i settori verso cui potranno indirizzarsi i percorsi di istruzione e formazione professionale sostenuti dalla Regione, e già oggi fortemente frequentati dai giovani studenti che cercano percorsi scolastici alternativi, più collegati al mondo del lavoro. In questo modo tanti giovani che spesso sono a rischio di abbandono scolastico non solo potranno completare la loro formazione ma avranno anche competenze tecniche fortemente spendibili nelle imprese toscane.

Di questi nuovi percorsi si è discusso oggi a Firenze, auditorium di Sant’Apollonia, nel seminario “Il nuovo repertorio delle qualifiche e dei diplomi IeFP, prospettive per la Toscana”. Un’occasione per presentare al mondo della scuola e del lavoro queste nuove opportunità, in attesa che i corsi possano essere predisposti e attivati nel prossimo anno scolastico.
“Siamo partiti adesso in modo che negli open day e percorsi di orientamento che inizieranno tra qualche settimana nelle scuole venga illustrata anche questa possibilità – spiega l’assessore all’istruzione e formazione della Toscana, Cristina Grieco – Peraltro chi dopo la scuola media decide di conseguire una qualifica non è detto poi che si debba fermare lì. Non si tratta di addestramento di manodopera, che non avrebbe peraltro senso, ma di acquisire competenze. E dopo la qualifica ragazze e ragazzi possono conseguire un diploma o iscriversi agli Its, i percorsi terziari professionali paralleli all’università”. Un segmento dell’istruzione che vede l’Italia, numeri e statistiche alla mano illustrati anche nel convegno di stamani, molto indietro rispetto alle altre nazioni del continente, anche più dei laureati. Sono infatti poco più di undicimila gli iscritti in tutta Italia agli Its, ricorda l’assessore, contro i novecentomila ad esempio della Germania.

Tra le nuove figure nazionali previste nel sistema IeFP (Istruzione e formazione professionale) ci sono quelle di operatore e tecnico alle lavorazioni dei prodotti di pelletteria, alle lavorazioni dell’oro, dei metalli lapidei, e ancora nelle produzioni tessili e infine di operatore e tecnico nella gestione delle acque per risanamento ambientale, tecnico degli allestimenti e impianti dello spettacolo o dei servizi logistici.

“Questi percorsi formativi – evidenzia l’assessor Grieco – sono fortemente rispondenti alle richieste del sistema produttivo toscano, in alcuni casi riguardano alcune sue eccellenze. Per questo in un futuro ormai prossimo i ragazzi in uscita dalle medie o che vivono l’istruzione secondaria con disagio potranno completare la loro formazione scegliendo, tra le tante opzioni, anche queste, sapendo che sono molto ben rappresentate nell’economia regionale e che quindi potranno offrire diverse opportunità di lavoro”.

Le nuove figure sono stati inserite nel repertorio delle qualifiche e dei diplomi IeFP a seguito di un accordo raggiunto ad agosto dalla Conferenza Stato Regioni, grazie anche al lavoro delle Regione Toscana che coordina proprio la commissione istruzione e lavoro. “E’ stato un risultato fondamentale – proseguie Grieco – che ora dobbiamo portare al traguardo sollecitando da un lato il completamento dell’iter attuativo da parte del governo e stimolando il mondo scolastico nel lavoro di predisposizione dei nuovi corsi dall’altro”.

Per l’assessore la partita dei percorsi IeFP è parte di un percorso complessivo volto a diminuire la dispersione scolastica e a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. “Negli ultimi quattro anni – dice – il tasso di dispersione scolastica in Toscana è sceso dal 16% al 10,6% e questo di sicuro anche per il lavoro svolto dagli IeFP: le analisi Irpet ci dicono che la quasi totalità dei giovani che completano percorsi IeFp o rientrano nei percorsi scolastici o accedono direttamente al mondo del lavoro. Ora ci attende un’altra sfida: quella di raccordare sempre di più il percorso formativo svolto dagli IeFP con quello delle scuole ad alta specializzazione tecnologica, gli ITS, per aumentare le possibilità di qualificazione dei nostri giovani e renderli sempre più collegati al tessuto imprenditoriale toscano” . “Vogliamo dare infatti – aggiunge – a tutta la filiera tecnica professionale la stessa dignità di altri percorsi di istruzione, evitando gerarchie e categorizzazioni”. Una questione, alla fine, anche culturale.

I corsi IeFP
I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), sono destinati ai giovani che vogliono scegliere un’opzione alternativa al corso di studi quinquennale proposto dalla scuola superiore. Ci sono percorsi di durata triennale (3.168 ore complessive di cui 800 di alternanza scuola lavoro) realizzati dagli istituti professionali – la maggior parte – o dagli organismi formativi accreditati dalla Regione che consentono di adempiere all’obbligo d’istruzione, e interventi formativi biennali realizzati dagli organismi formativi pensati per far rientrare nel canale formativo chi ha abbandonato e quindi fronteggiare la dispersione scolastica (2.100 ore di cui 800 di alternanza).
Le tipologie di corsi IeFP coprono diversi ambiti professionali dal turismo alla moda, dall’edilizia alla metalmeccanica; dall’agricoltura al commercio, dalla logistica all’area del benessere. L’accesso è completamente gratuito. La qualifica professionale, di competenza regionale, è riconosciuta e spendibile a livello sia nazionale che comunitario.

Il nuovo repertorio
Il 1° agosto 2019 è stato siglato in Conferenza Stato-Regioni l’Accordo riguardante l’integrazione e la modifica del Repertorio nazionale delle figure di qualifica e diploma dell’Istruzione e Formazione Professionale. Il Repertorio precedente era stato istituito nel 2011. La veloce evoluzione del mercato del lavoro e le richieste formative espresse da parte delle imprese hanno reso improrogabile la necessità di rivederne i contenuti al fine di rendere l’offerta formativa regionale rispondente alle esigenze delle realtà produttive.
Il nuovo Repertorio delle figure, che entrerà in vigore a partire dall’anno scolastico/formativo 2020/2021, è costituito da 26 qualifiche di Operatore, articolate in 36 indirizzi, e 29 diplomi di tecnico, articolati in 54 indirizzi. Tra le nuove qualifiche figurano quelle di operatore (diploma triennale) o tecnico (diploma quadriennale) in lavorazione dei materiali lapidei, di oro e metalli preziosi.