Così interviene il Presidente della regione alla conferenza regionale sulla mobilità.

“Occorrono coraggio e lungimiranza, gli stessi che abbiamo avuto negli anni 80 nel pedonalizzare i centri delle città. Le nostre scelte, la programmazione regionale sul fronte della mobilità e delle infrastrutture va esattamente nella stessa direzione verso cui guardano i giovani, con la loro richiesta di abbattere le emissioni di CO2.
Ora pretendiamo dal Governo nazionale altrettanta attenzione e il recupero del tempo perso nella realizzazione delle grandi infrastrutture che la Toscana attende”. A dirlo il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel suo intervento alla conferenza regionale sulla mobilità ‘La Toscana che si muove – territorio, trasporti, infrastrutture”, organizzata all’auditorium di Santa Apollonia di Firenze dall’assessorato regionale per le infrastrutture e la mobilità per tracciare un bilancio degli interventi conclusi nei cinque anni 2014-2019 e di quanto resta da fare.

Il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

“Da anni – ha detto il presidente – abbiamo scelto di investire in una mobilità sostenibile che punta in primo luogo al trasporto pubblico su ferro, integrato con quello su gomma dove necessario e con la bicicletta all’interno delle città. Credo che su questo fronte sarebbe possibile fare un passo ulteriore, e creare le condizioni perché la bici diventi davvero il mezzo principale per gli spostamenti in città”.

“Abbiamo alle spalle cinque anni di scelte finalizzate proprio all’abbattimento della CO2 – ha aggiunto Rossi – La costruzione della tranvia, il miglioramento del servizio ferroviario, le terze corsie autostradali, delle ciclovie, sono tutti interventi utili ad abbattere le emissioni. Anche la stessa gara per il tpl su gomma avrà effetti positivi in questo senso. Al tempo stesso dobbiamo garantire la mobilità delle persone e delle merci, in modo che la nostra regione continui ad essere competitiva. Per andare avanti in questa direzione è ora necessario che anche il Governo dia priorità alla realizzazione delle opere che da troppo attendiamo: anzitutto il sottoattraversamento per l’alta velocità, senza il quale non è possibile risolvere il problema del sovraccarico della stazione di Firenze, una pista adeguata per l’aeroporto di Firenze, il completamento del corridoio tirrenico lungo la costa. Una dotazione infrastrutturale adeguata è fondamentale per guardare ad un futuro migliore”.

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ultimo aggiornamento: 01-10-2019