Sicurezza del consumatore, sequestrati 2500 giocattoli in un emporio cinese

E non solo. Ulteriori 1.200 prodotti, tra cui, articoli per la cura della persona,erano esposti tra gli scaffali di un punto vendita livornese, gestito da cinesi e appartenente a una catena di franchising europea, con sede anche nel Bresciano.

Tutto messo in vendita senza la marcatura “CE” e senza le avvertenze e le istruzioni di sicurezza in lingua italiana. Ad accorgersene le fiamme gialle della 1^ Compagnia di Livorno una volta entrate per un controllo nell’emporio, poiché attirate da ciglia e unghie finte, rilevatesi, anch’esse, irregolari.

Tra prodotti in plastica, articoli da cancelleria, da cosmesi e per la casa e giocattoli, 3700 i pezzi complessivamente sequestrati dalla G.diF. nel centro cittadino, per un valore di mercato di 16 mila euro.

Il rappresentante della società coinvolta è stato segnalato alle Camere di Commercio di Brescia e Livorno per violazioni al Codice del consumo e in materia di sicurezza dei giocattoli, normative per le quali sono previste sanzioni fino a 25.000 euro, più la confisca e la distruzione dei prodotti potenzialmente dannosi per la salute delle persone e dei bambini.

Ricordiamo che sulle confezioni o sulle etichette, tutti i prodotti devono recare, in maniera visibile e leggibile, indicazioni in lingua italiana circa denominazione, nome del produttore o dell’importatore dell’Unione Europea, Paese di origine se extra-UE, con l’avvertenza della possibile presenza di materiali o sostanze nocive per l’uomo o l’ambiente e riportando le caratteristiche merceologiche del bene.

Un alert per il consumatore può essere costituito dall’assenza del marchio “CE”:in questo caso i prodotti potrebbero essere prevalentemente costituiti da materiali scadenti, potrebbero non essere stati controllati, oppure essere nocivi per gli utilizzatori.

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ultimo aggiornamento: 04-10-2019