Si è svolta martedì 29 ottobre, presso la Stazione Firenze Santa Maria Novella l’operazione “Alto Impatto”, con il rafforzamento dei servizi di prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario.

I servizi hanno consentito di identificare 144 individui e di arrestare una cittadina bulgara di 22 anni, per il reato di furto aggravato ai danni di un turista giapponese.

La donna, senza fissa dimora e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, era stata notata dagli Agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria seguire in modo ravvicinato due turisti su Via Panzani; approfittando della calca, la predetta ha aperto un piccolo ombrello e, sfruttandone così la copertura, ha iniziato a frugare prima nella giacca della vittima e poi nella tracolla, da cui è riuscita a sottrarre alcuni oggetti.

A questo punto sono interventi gli Agenti che hanno provveduto a bloccarla e ad arrestarla.

All’ignara vittima raggiunta in hotel dal personale Polfer, grazie al rinvenimento della fattura all’interno del portafogli, è stato restituito quanto sottratto, ossia un portamonete in pelle ed effetti personali.

Durante l’operazione “Alto Impatto” gli Agenti della Polizia Ferroviaria, coadiuvati dalle Unità cinofile, hanno svolto un’attenta attività di monitoraggio delle persone in transito, procedendo a controllare gli individui ed i bagagli ritenuti sospetti, attraverso i metal detector ed i palmari in dotazione; sono state allontanate le persone non interessate ai servizi ferroviari ed effettuati mirati servizi di vigilanza a treni in arrivo presso le stazioni di Firenze Santa Maria Novella  e di Rifredi, per contrastare il pericoloso fenomeno dell’attraversamento dei binari in fasce orarie critiche.

Nella stessa data, personale della Sottosezione Polfer di Prato, è intervenuta per un passeggero senza biglietto e senza documenti a bordo dell’intercity Trieste- Roma; dagli accertamenti effettuati in ufficio è emerso che il predetto, un cittadino tunisino senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, era in realtà destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Una volta terminate le formalità di rito, è stato condotto presso la casa circondariale di Prato.

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ultimo aggiornamento: 31-10-2019