Blitz all’alba di questa mattina per mano della Squadra Mobile della Questura di Lucca. L’operazione si è conclusa con sei arresti per spaccio di droga ed estorsione. A finire in manette sono stati quattro italiani e due stranieri (uno di origine rumena e uno del Marocco). tutti residenti a Lucca. Numerose le perquisizioni eseguite dai poliziotti.

Operazione San Vito

Stamattina, la Polizia di Stato ha arrestato a Lucca sei persone responsabili di spaccio di cocaina, hashish e marijuana ed estorsioni. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile, coadiuvata al momento degli arresti e delle successive perquisizioni dal Reparto Prevenzione Crimine e da un’unità cinofila della Questura di Firenze.

Su ordinanza del giudice per le indagini preliminari, richiesta dal Sostituto Procuratore Elena LEONE della Procura della Repubblica di Lucca, sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere PENNINO Giovanni (Villaricca 1994, con precedenti specifici), TINCIU Eduard Ionel (Romania 1990, con precedenti per porta illegale di armi), MARCHI Manuel (Lucca 1992, privo di precedenti), BARHMY Mohamed (Marocco 1987, incensurata), mentre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari LEMMETTI Sara (Pietrasanta 1996, compagna di PENNINO, incensurata) e DEL PAPA Maurizio (Lucca 1993, con precedenti per spaccio).

L’attività investigativa ha preso le mosse, a marzo scorso, dalle segnalazioni giunte alla locale Sala Operativa mediante applicativo YouPol, ideata per contrastare il fenomeno del bullismo e dello spaccio. Trattasi di un’applicazione che consente al segnalante di rimanere anonimo e alla Polizia di Stato di geolocalizzare il dispositivo da cui proviene la segnalazione. L’anonimo denunciava le minacce subite da un italiano e da un rumeno – “guardi c’èeeeee delle persone che mi stanno minacciando … sono fuori casa … voglio venì a casa mia” – due spacciatori (PENNINO e TINCIU) che pretendevano il pagamento di un debito di 500 euro, contratto per l’acquisto di marijuana.

L’indagine successiva alla segnalazione, condotta dagli investigatori della sezione Antidroga della Squadra Mobile, ha poi fatto luce su un gruppo di soggetti stabilmente dedito allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana, al cui vertice stavano proprio PENNINO e TINCIU, coadiuvati da LEMMETTI Sara compagna di Pennino, MARCHI Manuele e DEL PAPA Maurizio, questi ultimi incaricati di consegnare lo stupefacente ai clienti; fornitore di cocaina del gruppo era BARHAMY Mohamed. Gli indagati spacciavano con modalità di mutuo soccorso: infatti, ognuno, pur operando in autonomia con i propri clienti e fornitori, era sempre disponibile ad aiutare i sodali, sia rifornendolo dello stupefacente di cui aveva momentanea disponibilità sia supportandolo negli atti intimidatori destinati ai clienti che non pagavano.

Gli indagati erano soliti spacciare nel centro storico della città – in Piazza Santa Maria, in piazza San Iacopo – e appena fuori dai noti locali della movida lucchese.

Il 20 marzo scorso, la perquisizione a casa di PENNINO consentì il rinvenimento, nella disponibilità dell’indagato, di quasi 300 grammi di hashish, detenuti nel suo appartamento, e di circa 2 chili e mezzo di marjuana, nascosti nella cantina di pertinenza dell’abitazione. Lo stupefacente era stato acquistato da PENNINO e dalla compagna a Napoli, nel noto quartiere Scampia. La donna accompagnò PENNINO nel capoluogo campano nonostante fosse in stato di gravidanza.

Subito dopo l’arresto PENNINO fu giudicato in direttissima e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari; ciò non gli impedì di continuare l’azione delittuosa. Anzi, immediatamente dopo, sebbene ristretto, convocò gli altri correi per riorganizzare l’attività di spaccio allo scopo di renderla più discreta.

Sempre nel corso delle indagini, il 28 maggio scorso, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato operato l’arresto di MOH’UD Iman trovato nella disponibilità di 20 grammi di cocaina e 20 grammi di marijuana che lo straniero aveva appena ricevuto da TINCIU.

Oggi, la contestuale perquisizione operata nelle rispettive abitazioni ha permesso il rinvenimento, nel domicilio di BARHMY, di 4 panetti, per complessivi 400 grammi di hashish e 30 grammi di stupefacente – hashish e marijuana – confezionato in dosi. A casa di Pennino, sul comò della camera da letto, accanto al biberon e ad altri prodotti per neonati, è stato rinvenuto un barattolo contenente marijuana destinata al consumo personale.

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ultimo aggiornamento: 22-10-2019