Preoccupazione anche a Lucca per gli sconvolgenti fatti accaduti ai danni dei due giovani agenti della Questura di Trieste deceduti nella giornata del 5 ottobre. “La Segreteria Federale Provinciale FSP Polizia di Stato di Lucca intende esprimere nei confronti delle famiglie dei colleghi di Trieste tutto il nostro profondissimo cordoglio. Per rispetto alle vittime e alle famiglie abbiamo ritenuto doveroso non esprimere nell’immediato considerazioni sull’accaduto confidando nel lavoro di indagine della Questura di Trieste e della Magistratura. Vero è che il periodo storico che stiamo vivendo purtroppo mette a dura prova gli uomini e donne delle forze dell’ordine. E’ palpabile la preoccupazione che noi tutti stiamo vivendo per una recrudescenza delinquenziale nei confronti di tutte le FF. OO. Questo episodio ci ha feriti nel profondo, facendo riaffiorare tutte le paure già vissute nel mese di febbraio per il nostro giovane collega Fierro, gravemente ferito in servizio da un cittadino extracomunitario. Perdere la VITA nell’adempimento del proprio dovere segna ognuno di noi, se poi accade in un luogo familiare e sicuro come una Questura, getta sugli Agenti della Polizia di Stato rabbia mista a sconforto per l’accaduto. Necessaria è una profonda riflessione sull’accaduto per prevenire episodi così sconcertanti. Tornando alla nostra provincia diventa sempre più impegnativo garantire un adeguato ed efficace controllo del territorio con gli uomini e i mezzi a disposizione. Necessaria una Presa di coscienza non solo da parte della nostra amministrazione, ma delle Istituzioni tutte. Le carenze di organico che affliggono da tempo il Commissariato di Viareggio e Forte dei Marmi sono ormai sotto gli occhi di tutti. Questa Federazione già in passato ha evidenziato detta problematica. Il personale “operativo” è ridotto all’osso, né è la più evidente riprova che, per ogni quadrante esce a fatica una volante su Viareggio e Forte dei Marmi. Meglio non va alla Polizia Stradale che pur prodigandosi alla pari degli Operatori della Questura e dei Commissariati, non sempre riesce a mettere sulla viabilità ordinaria, pattuglie che possano fattivamente contrastare un riacutizzarsi della guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto influenza di stupefacenti, riprova ne è il fatto che in quelle occasioni in cui vengono disposti servizi anti strage non poche sono le patenti ritirate. OCCORRONO Rinforzi per scongiurare episodi come quello accaduto a febbraio al giovane agente gravemente ferito in pineta. Purtroppo anche l’episodio locale di febbraio, che ha avuto grande risalto a livello mediatico nazionale, ha sortito pochissimo in termini di personale destinato alla nostra provincia. OCCORRONO rinforzi per garantire una maggiore sicurezza sia degli operatori che della cittadinanza. OCCORRONO rinforzi affinché sempre meno cittadini piangano per figli o parenti gravemente feriti o morti per incidenti stradali causati da persone in preda ai fumi dell’alcool o sotto effetto di stupefacenti. Bisogna calarsi nei panni di chi tutti i giorni indossa su strada e con orgoglio questa Nostra divisa e correre velocemente ai ripari. Nonostante l’enorme sforzo della dirigenza dei Commissariati Versiliesi e del personale che con tenacia riesce a coprire i turni a scapito di ferie e permessi, lavorando a volte anche sul giorno di riposo, si riescono a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati, nonostante il personale su strada sia sempre più anziano e affaticato (età media 47 anni). NON nascondiamo la nostra visibile preoccupazione nel gestire con i pochi uomini a disposizione questa “escalation” di violenza. Se vogliamo aggiungere che, ogni qualvolta un operatore di Polizia si trova a dover fronteggiare un delinquente, un esagitato o un cittadino qualunque in preda a alcool o droghe, oltre che a dover operare in sicurezza deve fare i conti con leggi che oramai ci impediscono di operare in serenità (vedasi legge contro la tortura). La mancanza presso la Questura di Lucca e il Commissariato di Forte dei Marmi di bolle di sicurezza dove poter tenere i fermati. Ebbene a seguito di quanto sopra riportato non si può con certezza escludere che episodi come quello di Trieste non si possano ripetere nella nostra provincia o in moltissime altre province d’Italia. Dove tutte le forze dell’ordine da molti anni si trovano a dover fare i conti con situazioni emergenziali ancor più aggravate da quei tagli lineari imposti dalla politica in questi anni in virtù della spending review”.

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