Un arresto per maltrattamenti i famiglia, 30 giorni di prognosi alla vittima che ha riportato la frattura del setto nasale.

Nel corso della notte, a seguito di richiesta pervenuta dalla vittima sul numero di emergenza 112, due equipaggi del Nucleo Radiomobile di Firenze venivano inviati presso un appartamento, situato all’interno di uno stabile occupato, di via Pellas, per l’aggressione subita da una donna da parte dell’ex convivente.
Giunti tempestivamente all’interno dell’appartamento indicato, i militari trovavano la richiedente, una 43enne italiana, in evidente stato di shock e sanguinante, la quale riferiva di essere stata poco prima aggredita verbalmente e fisicamente dall’ex convivente, il quale subito dopo cercava di darsi alla fuga, tempestivamente interrotta dagli stessi Carabinieri che lo rintracciavano in una via limitrofa. L’uomo veniva identificato in un 41enne di origini marocchine, irregolare sul territorio nazionale, con vari precedenti penali e legato sentimentalmente alla donna da circa 3 anni.
Gli operanti, dopo aver richiesto ed ottenuto l’intervento sul posto di personale sanitario del 118 che provvedeva a trasportare la vittima presso il Prono Soccorso dell’ospedale Careggi, acclaravano quanto poco prima era successo, ovvero l’ennesimo litigio tra i due, scaturito, come per i precedenti, per motivi legati alle reiterate pressioni e violenze dell’uomo, portate a termine nei confronti della donna affinché riprendesse la relazione; nella circostanza l’uomo, dopo averla più volte colpita con pugni al volto causandole contusioni multiple e la frattura del setto nasale, le lanciava inoltre un piatto che le causava una ferita al cuoio capelluto, per la quale sono stati necessari punti di sutura.
La successiva escussione della vittima consentiva di verificare che non si trattava della prima denuncia sporta dalla donna per i comportamenti violenti dell’uomo, iniziati già molto tempo prima ma denunciati solo in due occasioni per la paura di ritorsioni nei confronti suoi e del di lei figlio.
Per tali motivi l’autore, risultato già gravato da un divieto di avvicinamento alla vittima, emesso dal Tribunale di Firenze nel gennaio 2018 a seguito di un precedente arresto per analoghe condotte, veniva dichiarato in stato di arresto per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della donna e ristretto presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano.